Bisogna provare?

“La prima volta”, ne parlano tutti.

Alcuni ci pensano su, altri si buttano: l’età del primo rapporto sessuale non smette di abbassarsi tra una generazione e l’altra.

Ma pochi ne fanno un bilancio.

Allora, prima di trovarti davanti a un atto mancato, la domanda che ti devi fare prima di tutto è: perché provare?

Nell’atto sessuale, alcuni vedono un modo per dichiararsi “grandi”.

Un po’ come la prima sigaretta o la prima sbronza, l’atto sessuale diventa sempre più iniziatico. Allora, l’unione più intima che Dio ci ha dato di avere con il nostro compagno, è solo per poter dire di essere adulto?

Altri ci vedono una valorizzazione della persona, la ricerca di un benessere.

Dopo il “consumo quindi sono” c’è il “vado a letto con quindi sono”.

L’Egoismo in tutto il suo splendore.

La sessualità Scottex - usa e getta – è agli antipodi della sessualità regalo – ricevo, do – una sessualità che è un dono che Dio propone.

E poi c’è la pressione dei ragazzi: “E dai! Lo fanno tutti!”

Amico mio, dov’è il tuo valore? In quello che fai o in quello che sei?

In quello che sei capace di far vedere a tutti o in quello che il tuo essere rappresenta?

Dio non ti ama così come sei, senza che tu sia obbligato a svendere la parte più intima del tuo corpo?

     La prima volta …

Per lasciarti un immagine: la “prima volta” è come tutte le altre prime volte: c’è di meglio … tranne se c’è un seguito da scrivere.

Ricordati della tua prima discesa di snowboard, il tuo primo assolo di chitarra, il tuo primo backflip? Se ti fossi fermato alla prima volta, come avresti guardato quello che ora ti manda fuori?

Perché quest’atteggiamento diverso?

Perché da allora è trascorso del tempo, ti sei investito sulla durata.

 Sai che non c’è piacere senza impegno.

          No, la sessualità non si prova! La Si vive

Primo, la sessualità si vive come un regalo che Dio dà al momento giusto. Non si va a caccia, si aspetta che arrivi fino a noi.

Secondo, la sessualità si vive in due e solo in due ma sempre in due. Non siamo su un piano egoista, tanto per soddisfarsi.

Terzo, la sessualità viene come complemento nello sviluppo della tua persona e non il contrario. Credere che se “lo fai” sarai migliore, è la trappola peggiore.

Infine, la sessualità si vive nella continuità di una vita intera nel quadro di ciò che la Bibbia chiama semplicemente il matrimonio. Omettere questa realtà è mancare il bersaglio – definizione del peccato – che il Creatore ha previsto per te.

Allora, resisti alle apparenze con l’aiuto di Dio per vivere pienamente questo regalo che Dio ti darà.

Fidati di Lui …

Sylvain Rémond 

Sylvain è un medico generico cristiano.

Non esitare a fargli qualsiasi domanda sulla sessualità: sylvain.remond@me.com

 

 Tratto da "Ta Jeunesse" N° 247

 

   

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