Un secondo dopo la mia morte...

 

 

Le 7 differenze

 

Conosci il gioco delle sette differenze, uno tipo quelli che trovi disegnati sulla tovaglietta del McDonald’s ®! Bene, è un gioco di questi che ti sto proponendo adesso!

La Bibbia indica chiaramente le differenze principali tra il nostro universo attuale e quello futuro. Prima di consultare le risposte, leggi Apocalisse 21 e 22 e prova a far lavorare le meningi...

 

   Niente mare!  - Apocalisse 21:1

Eh, già! Potrai mettere in garage il surf! Nella Bibbia, il mare rappresenta spesso la forza imprevedibile e difficilmente gestibile. Più volte, il mare è stato uno strumento utilizzato da Dio per giudicare l’Umanità: a cominciare dal diluvio, senza dimenticare il mare che ha inghiottito l’esercito del faraone, o ancora quello che obbligherà Giona ad ammettere chi è.

Ma Gesù ha dominato il mare e, in questo nuovo universo, non ci sarà più bisogno di giudicare una creatura resa simile a Gesù Cristo! Apocalisse 1:8

 

  Niente lacrime, grida, dolori  - Apocalisse 21:4

Anche se uno può anche piangere dal ridere, gridare di gioia o avere mal di pancia per il troppo mangiare, queste tre condizioni sono legate più frequentemente a eventi tristi…

La nostra vita terrestre è già così impregnata dalla tristezza, dall’ingiustizia e dalla sofferenza! Ma queste cose non possono rimanere se Gesù ha portato le nostre sofferenze, se si è caricato Lui dei nostri dolori… Giovanni 8:12

Allora, in questo nuovo universo, Dio asciugherà tutte le nostre lacrime a causa di Gesù.

 

   Niente più lutti e morte - Apocalisse 21:4

Non c'è anche un proverbio che dice "la morte fa parte della vita"? Ebbene NO!

Il progetto iniziale di Dio era un uomo eterno. Nonostante la disubbidienza dell'umanità, Dio non ha mai voluto vedere morire l'uomo malvagio. Al contrario, il Suo desiderio è sempre stato che abbandonasse la sua cattiva condotta, per poter vivere per l'eternità... 1 Corinzi 6:11

Grazie mio Dio perché la morte di Gesù ha fatto scomparire la morte per sempre!

 

Niente maledizioni  - Apocalisse 22:3

La maledizione? È una disgrazia inevitabile.

La prima persona ad essere maledetta fu il Diavolo. Poi vediamo la terra maledetta: e da lì che sono venuti i rovi, le spine e le erbacce. E che dire di Caino, maledetto per aver ucciso suo fratello senza voler chiedere perdono …

Una maledizione grava sull’umanità a causa del peccato. Ma Gesù ci ha liberati da questa condizione prendendo la maledizione su di Lui, morendo sulla croce al posto nostro.

 

  Niente più sole e luna - Apocalisse 21:23

Giorno/notte …

La luna e il sole sono stati piazzati nel cielo per permettere all’uomo di orizzontarsi nel tempo. Chi non conosce la meridiana, primo orologio dell’umanità! La luna è servita e serve ancora per tantissimi calendari.

 Ma nel nuovo universo, il tempo diventa infinito. Non ci sarà più il ticchettio a scandire il tempo perché Gesù sarà l’unico riferimento nell’infinito.

Egli presenta sé stesso come un calendario perpetuo: «il primo e l’ultimo, che è,  che era e che viene»

 

 Niente notte  - Apocalisse 21:25; Apocalisse 22:5

La prima cosa che Dio creò è stata la luce, separandola chiaramente dalla notte. Hai già notato come, fin da bambini, abbiamo un’innata paura del buio? Crescendo ci si abitua, ma la notte ci serve per nascondere i furti, l’illegalità, le azioni che temiamo … in poche parole, la notte è legata al peccato e alle sue conseguenze.

All’opposto, Gesù si presenta come la luce del mondo e dichiara a chi lo segue che non camminerà mai più nelle tenebre. In Paradiso, sarà cosa fatta: niente più notte perché Cristo sarà il nostro sole!

 

  Niente più peccato - Apocalisse 21:20

Finalmente, in questo nuovo universo che sarà il Paradiso, non ci saranno più né la fonte del male, che è Satana (Apocalisse 20:10) e sarà stato folgorato da un fuoco divorante mandato da Dio, e gettato nell’inferno per essere tormentato per l’eternità con quelli che si saranno fidati di lui; né la conseguenza del male che è il peccato (Apocalisse 21:27): in quest’universo non entrerà niente di sporco.

 In poche parole, vivremo in un mondo perfetto dove nessun elemento ci potrà ricordare questa vita corrotta dal peccato. Niente di più normale per esseri che sono stati lavati, purificati e consacrati a Dio dal Signore Gesù per l’eternità!

E tu, sei fra questi?

 

Testo di Sylvain Rémond pubblicato in «1minuto dopo la mia morte» tratto da TJ n. 251

La résurrection

 

annavannini@alice.it

            

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