Il futuro è per quelli che si alzano
presto?
-
Sì certo, signore, capisco, è solo che questo pomeriggio avevo previsto di …
Come? No non
intendevo
questo.
Sì, lo so che uno non lo fa apposta a rompersi una caviglia ma… No, no …
Vabbè, ok, intesi così può contare su di me.
Michele posa il telefono sulla base brontolando:
-
Ecco, sempre la stessa storia! Ogni volta che c’è un missile in arrivo tocca
a me, anche se gli spiego che avevo già previsto di fare altro oggi … non mi
ha neanche ascoltato! Non ne posso più di essere il tappabuchi in questa
ditta! È già il terzo sabato dall’inizio dell’anno che devo garantire una
sostituzione all’ultimo minuto!
- Caro,
cerca di vedere il lato positivo, vuol dire che ti apprezzano.
-
Seee, mi apprezzano! Dì piuttosto che mi prendono per scemo! Lo sai che oggi
avevo preso l’impegno di occuparmi del giardino della signora Andreina, da
quando le è morto il marito ha solo noi per aiuto.
-
So che è importante, ma non è la fine del mondo. Chiedi ai ragazzi di
sostituirti. Ormai sono grandi, a 16 e 18 anni possono anche occuparsi di un
giardino per una mezza giornata. Guarda, c’è proprio Luca che viene a far
colazione.
-
Ciao ma’, ciao pa’ … dormito bene? Hei, ottimo! Ci sono i croissants!
-
Hem … senti Luca … potresti farmi un favore…? Dovevo andare a mettere a
posto il giardino della signora Andreina oggi: tagliare l’erba, sistemare la
legna per l’inverno, pulire in giro, tagliare la siepe. Ma al lavoro mi
hanno chiamato per sostituire uno e…
-
Ok, no problem pà, tanto oggi non avevo niente da fare e poi da ieri siamo
in vacanza, quindi ho il tempo. Trafficherò nel suo giardino, non lo
riconoscerà.
Michele si lascia sfuggire un sospiro di sollievo, non pensava sarebbe stato
così facile.
-
Grazie Luca, però a volte devo dire che abbiamo fatto bene a fare dei figli,
può essere utile.
Si abbassa appena in tempo per evitare il tovagliolo che la moglie gli ha
tirato assieme a uno sguardo omicida che avrebbe fermato un toro in corsa.
-
Dai, sto scherzando! Beh, comunque appena tuo fratello metterà fuori il
naso, mamma lo manderà per aiutarti, in due si fa prima e magari vi
divertite pure.
-
Se però emerge prima di ‘sto pomeriggio, vista l’ora a cui è rientrato!
Spinge il suo quarto croissant in bocca, si asciuga col dorso della mano e
si alza con energia dalla sedia.
-
Bene, metto un vecchio jeans e una t-shirt malandata e ci vado perché da
quello che mi hai detto, c’è un bel da fare. Poi, siccome non so neanche se
mio fratello mi verrà ad aiutare…
Un’ora dopo Robin scende a fatica le scale, con i capelli in aria, borse
sotto gli occhi, vestiti stropicciati. Si lascia cadere su una sedia, coi
gomiti sul tavolo, la testa fra le mani e si versa il caffè in una tazza
gigante.
Sobbalza quando la madre entra in cucina cantando a squarciagola, con un
foulard sui capelli e un cesto di vestiti sotto il braccio.
-
Hei ‘giorno Robin
-
Per favore ma’ parla piano! Ho un martello in testa.
-
Splendido! Io conosco un ottimo sistema per far tacere quel martello: tuo
fratello è già partito per rimettere a posto il giardino della signora
Andreina. Doveva andarci tuo padre ma lo hanno chiamato in uf…
-
Ok ma’ falla breve, perché quello che voglio è ritornare nel mio buco per
almeno un paio d’ore
-
Ritornare a letto alle 11 del mattino? Questo no! non a casa mia! Tuo
fratello ha bisogno di aiuto per rimettere a posto quel giardino e tu lo
aiuterai, che ti piaccia o no! Fortunatamente lui non ha fatto problemi! Non
ha neanche esitato un secondo, ti dovresti vergognare!
-
Oh, su, hai finito di far la morale? Mi farete impazzire che la vecchia
Andreina, se vuole un garzone ha solo da pagarne uno! La schiavitù è stata
abolita, nel caso tu non fossi al corrente. Non è che adesso mi rovinate le
vacanze sin dal primo weekend! Se Luca ha voglia di fare il leccapiedi, come
sa fare bene lui, sono fatti suoi, e siccome in questa bettola non si può
neanche dormire, beh, io me ne vado da Fred, almeno là mi lascerete in pace.
Prima che la madre possa replicare si alza ed esce sbattendo la porta.
19.30 Stanchissimo, Michele si mette alla guida della sua macchina, esce dal
parcheggio e si dirige verso casa.
-
A ‘sto punto posso anche andare a vedere cos’hanno fatto i ragazzi dalla
signora Andreina.
Parcheggia davanti alla siepe, tagliata di fresco e si avvia nel vialetto
ben pulito. La legna è sistemata alla perfezione sotto la tettoia, l’erba è
tagliata.
La signora Andreina compare sul gradino d’ingresso:
-
Viene per l’ispezione? Un bel lavoro, vero?
Devo ammettere che quando ho visto arrivare Robin, mi sono chiesta cos’era
venuto a fare, perché non mi sembrava tanto in sé. Ma un po’ alla volta si è
messo. Ha voluto fare solo una mezz’ora di pausa ed è andato via solo 5
minuti fa. È davvero un ragazzo servizievole, l’ho già ringraziato ma gli
faccia i complimenti da parte mia.
-
Hem, ha detto Robin ma intendeva dire Luca?
-
Ma no, Michele! Su, li ho visti crescere e li conosco bene i suoi figli,
Luca non l’ho visto per niente, è proprio Robin che ha fatto tutto il
lavoro, e da solo!
Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli
e rivolgendosi al primo disse:
"Figlio, va' oggi a lavorare nella mia vigna";
ma egli rispose e disse: "Non voglio"; più tardi però, pentitosi, vi andò.
Poi, rivoltosi al secondo gli disse la stessa cosa.
Ed egli rispose e disse: "Sì, lo farò signore", ma non vi andò.
Chi dei due ha fatto la volontà del padre?».
Essi gli dissero: «Il primo».
Gesù disse loro: «In verità vi dico che i pubblicani e le meretrici
vi precedono nel regno dei cieli.
Matteo 21:28-31
Scritto da
Philip Ribe
Pubblicato in
Mini nouvelle
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