Safari sessuale
Liberate le belve!
Allora, tu come sei? Etero, omo, bi? Serial lover o piccolo avventuriere, semplice drag girl o ragazza facile, sei aperto a tutte le proposte?
Francamente, sarebbe meglio provarle tutte per sapere, no?
La mia super vicina di casa mi racconta la sua vita scolastica: il suo amico Thibaud, ha appena fatto il suo coming out e lo proclama fieramente col suo partner. La sua amica Letizia che, dalle ultime notizie di 3 mesi fa, usciva con un tipo, ma ora sta con un altro in attesa di ritrovare il primo perché in realtà è lui che ama veramente, anche se è lei ad averlo lasciato... ma sai, l’ha fatto per vedere se era amore (stai seguendo? Manco io!)
Ah, già fra i due è uscita con una tipa, peggio ancora ha fatto lavoretti a
diverse persone.
Per
provare,
no? Normale.
Più è trash più farà tendenza
Quando andavo a scuola, nel secolo scorso, se non flirtavi eri preistorico.
Oggi il flirt sembra essere un fatto acquisito, quello che fa tendenza è
provare un sacco di cose: omosessualità, scambi, sadomaso, e non mi dilungo.
Il preistorico è diventato una persona che non prova un tot di esperienze.
E tu a che punto sei?
Hai più cura delle tue ciabatte che della tua sessualità?
Per iniziare una domanda da due colpi: immagino che ti capiti di comparti delle scarpe a volte. Quando entri nel negozio le provi tutte? Scarpe da ginnastica n. 18, paperine n. 27, sandali n. 36, dopo sci n. 42 e ciabatte n. 54?
Non credo proprio! Punti il primo colpo perché sai quale n. porti e il
secondo sul tipo di scarpe che vuoi.
Lo sai che è esattamente la stessa cosa per la vita? E in particolare nel
campo della sessualità: tutto sta nel sapere chi sei e che cosa vuoi fare
col tuo corpo.
Testare tutto per sapere chi sei?
E allucinante il modo in cui la società di oggi cerca di definirci. Bisogna
costantemente dimostrarsi in qualcosa che sia materiale, professionale,
sessuale … anche se devo provare di tutto per provare che esisto anch’io.
Devo ammettere che questo argomento mi riguarda particolarmente. Dall’alto
delle mie 33 candeline, sono single (chi ha detto “ancora?!”). Non ho fatto
voto di castità, mi faccio regolarmente domande esistenziali sulla mia vita
e sul mio futuro ma, non per questo, passo il tempo a flirtare o a tentare
una storia ogni 10 minuti. Inutile dirti che per i miei colleghi, questo
status suscita incredulità e incomprensione.
Oltre a passare per un’aliena, subisco regolarmente proposte dai miei
colleghi, preoccupati di aiutarmi a “crescere”, a trovare la mia strada.
Da ultimo una sequenza di tentativi di una collega, convinta che la mia
felicità dipendesse dal far coppia con lei. Perché non provare, si è
giustificata, non hai nulla da perdere, no?
In effetti, dietro queste proposte, c’è lo stesso motivo: prova, cercati,
trova la tua felicità, diventa chi sei, esisti! Il mondo è stato contagiato
da una nuova moda: l’edonismo (“ricercare il piacere in tutte le sue forme,
evitare i dispiaceri ad ogni costo!”) Prova tutto quello che puoi e
trattieni quello che ami: tutto è buono se ti fa star bene.
Ecco il mondo in cui viviamo: la società ci spinge a provare tutto, in particolare sul piano sessuale, propinandoci la teoria del “genere” per calmare le coscienze: ma sì, l’identità sessuale si sceglie ora.
Già, certo! Prova a piantare le fragole fra le zucchine nell’orto, mica diventeranno per questo zucchine…
Non si sfida la natura che Dio ci ha dato.
Oppure connettersi a Chi ti ha creato/a?
Al contrario di quanto il mondo vuol farci credere, non siamo definiti da
quello che facciamo, testiamo, realizziamo, ma da quello che siamo: una
creazione di Dio.
Cerca e diventa quello che sei. Ok, ma cerca nel posto giusto! Chi meglio
del tuo creatore può rispondere a queste domande?
“Prima che io ti avessi formato nel grembo di tua madre, io ti ho
conosciuto !”
(Geremia
capitolo
1,
versetto
5)
Il
tuo
creatore
in persona ti ha
dato
un’identità
unica.
Ti ha parametrato/a uomo o donna, non devi cercare tanto lontano, guardati
allo specchio!
Dio ha anche creato la sessualità, un’attività bella e gratificante, da
vivere nel quadro preciso del matrimonio, chiaramente esplicitato nella sua
Parola. È così semplice, limpido e diretto. Non devi cercare ancora!
Questione di scelte
Ritornando alla proposta della mia collega … ho rifiutato. Con lei non ho
fatto fatica. Ma è stata più dura con un altro collega che un po’ mi aveva
preso il cuore. Eppure, entrambi ci vedevano solo del positivo “non c’è
nessun male a farsi del bene”.
Per dirla tutta, se
·
o punti al godimento immediato di tutte le tue tendenze, senza preoccuparti
delle conseguenze….
·
o provi alcune frustrazioni passeggere, ma hai la certezza di una pienezza e
felicità eterne! E questo, parola mia sperimentata, vale davvero qualche
sacrificio.
Allora, tu dove stai? Il tuo background ti illude di esistere provando un
sacco di cose. Ti fa credere che appendere al muro il diploma di
“cacciatore” ti dà un’identità. Quante cose futili.
La tua identità profonda è in Cristo solo, e nessuno meglio di Lui può darti
il tuo vero valore. Sai che il tuo corpo non ti appartiene e non è per te?
“Il corpo è per il Signore” 1 Corinzi capitolo 6 versetto 13. Tu lo vivi?
E questione di mezzi
Spesso nei nostri ambienti cristiani, ci si affaccia al campo affettivo e
sessuale con i termini “non fare questo, non fare quello!” col rischio
nascosto di fissare dei limiti per avvicinarsene il più possibile.
Oggi ti propongo di capovolgere la situazione: anziché metterci dei paletti
da non superare, proviamo piuttosto a fissare un obiettivo da raggiungere.
Il tutto si basa su due domande:
·
cosa voglio per il mio corpo?
·
quali mezzi adopero per questo?
Se sei connesso/a a Dio, se hai scelto di affidare a lui la tua vita, allora
sappi che ha un messaggio più che chiaro sul modo di gestire il tuo corpo.
“Perché questa è la volontà di Dio:
che vi santifichiate, che vi asteniate dalla fornicazione,
che ciascuno di voi sappia possedere il proprio corpo in santità e onore”
“Dio non ci ha chiamati a impurità ma a santificazione”
(1 Tessalonicesi 4 versetti 3, 4 e 7)
Da qui in avanti, non parliamo più di limiti ma di mezzi o metodi da utilizzare per raggiungere gli obiettivi di santità e purezza a cui Dio ci chiama.
Per esempio, per richiamare il titolo dell’articolo, va da sé che
moltiplicare le esperienze non rientra fa le categorie dei mezzi efficaci …
Una volta che sai chi sei e cosa vuoi per te, sta a te recuperare le
condizioni per permetterti di raggiungere il tuo obiettivo. E, in questo
campo come in tutti gli altri, Dio ti promette di accompagnarti
perfettamente e di provvedere ai tuoi bisogni. Lascia che lui ti mostri il
percorso!
Tu sei un tesoro.
Il tuo essere, il tuo corpo, la tua anima sono preziosi!
Non sporcare il valore della tua identità facendo cose qualsiasi e lasciando trascinare il tuo corpo in posti qualsiasi.
Sei caduto/a?
Rialzati e ricomincia!
Abbi il coraggio di darti degli obiettivi all’altezza del tuo valore, quello
di un figlio di Dio, osa la follia di onorare Dio nel tuo corpo!
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