In un nuovo triste Natale in discoteca, dopo tanto tempo,
incontrai un amico.
“Come stai?” mi disse.
“Come vuoi
che stia?”
“Perché non provi con Gesù?”, propose.
“Gesù, dove lo vedi qui Gesù, in mezzo a questa marmaglia di drogati pervertiti, egoisti e omosessuali?!”
Ma lui con insistenza mi propose di leggere la Bibbia, lì avrei trovato Gesù.
Così iniziai a leggere la Bibbia.
Il mio amico Salvatore mi stava vicino, curandomi e insegnandomi le cose belle del Vangelo.
Una sera con una mia cugina decisi di
andare ad una riunione... non ricordo niente della
predica, ma un canto mi sconvolse profondamente
fino alle
midolla delle ossa, facendomi scorrere fiumi di
lacrime.
Del mondo edace
non vo' goder
gioia fallace
né rio piacer;
Ma il guardo ho fisso
e anelo a Te
che crocifisso
fosti per me.
Fin da bambina non sono stata molto religiosa, ma quando entravo in una chiesa cattolica, nessuna immagine attirava i miei sguardi se non quella del crocifisso; vedendo Gesù Cristo inchiodato a quel modo sentivo nel mio intimo un beneficio, un calore, che mi faceva intravedere in un mondo egoista e prepotente, un po’ di altruismo, serenità e vero amore.
Quel canto mi fece rivivere questi sentimenti, trasportandomi nella vera realtà della vita.
Vi era qualcosa in più di un mondo
edace, cioè, che
distrugge e che divora, che dà una gioia falsa e un
rio (malvagio) piacere. In
quell’attimo ho capito, non volevo più godere di queste cose. Adesso il mio
sguardo l’avevo posto fisso su Gesù e anelavo solo a Lui che
crocifisso fu per me.
Andai a casa; mia cugina, con la quale non facevamo niente separatamente, proseguì nella via delle discoteche.
Io, invece
pregavo per lei, affinché avesse la mia stessa
felice esperienza con Gesù. mi fermai, leggendo instancabilmente la Bibbia.
“Buon giorno, mamma!”
“Ciao, mamma!”
“Come stai, papà?”.
Erano queste le mie nuove cortesie
verso i miei genitori accompagnati con un
larghissimo sorriso.
Dopo
tantissimo tempo passato ad ignorarli e
ad urlare loro contro con un profondo cruccio,
come se fossero loro i responsabili dei miei malumori passati.
Loro mi guardavano increduli e perplessi, con gli occhi sgranati:
“Sarà impazzita!?” pensavano.
“Cosa succede a nostra figlia, non è normale!”
Già, per loro la mia normalità non
era quella, ma ora tutto era cambiato: la vita, l’amore, la pace erano
entrati nel mio cuore, tutte queste cose per me ora avevano un nome e
si chiama Gesù.
Dio, tramite la Sua Parola, mi fece
vedere che quella brava ragazza che la mia religione mi faceva
pensare di essere, era perduta e bisognosa del
Salvatore Gesù.
Così mi diedi anima e corpo al
Signore Gesù Cristo. Oggi vivo, non vegeto più, e sono incredibilmente
felice
di aver trovato l’amore che da sempre avevo cercato.
Il mio tempo lo trascorrevo divorando la Parola di Dio, tanto che per non smettere di leggere non fumai più.
Parlando di Gesù a parenti e amici,
sconvolti
dal mio radicale
cambiamento,
Nel frattempo ho conosciuto quello
che poi è
diventato mio marito ed insieme andiamo
predicando la buona notizia di Gesù che salva
gli uomini dal loro peccato e dona loro la vita eterna.
E così continueremo fino al
vicine ritorno di Gesù.
Il Signore vi
benedica.
Il Signore viene!
Lina
Scorsone