Le cause
La depressione non è solo un male dei nostri giorni: anche in passato gli uomini e le donne ne sono stati afflitti. La letteratura e gli scritti filosofici di molte culture, ce ne parlano; andando ad indagare nella storia personale degli scrittori, si possono individuare le cause della loro sofferenza psicologica.
Ad esempio, il caso emblematico di Giacomo Leopardi ci dimostra che un'infanzia senza affetti, senza amicizie, senza svaghi, senza reali contatti umani (se non quelli epistolari) conduce facilmente alla depressione.
Potremmo citare altri esempi molto conosciuti, ma giacché siamo cristiane, attingiamo da quella che è la fonte letteraria più attendibile per noi ... la Bibbia. Anche nella Parola di Dio abbiamo alcuni esempi di uomini che hanno traversato il tunnel della depressione, lasciandoci delle testimonianze.
Citerò solo due esempi, Davide il re d'Israele, e Giobbe; andando a leggere la loro storia, scopriamo quali sono le cause che hanno generato la loro depressione.
Molti salmi di Davide ci parlano di questo stato di malinconia profonda, di tristezza; voglio citare un salmo che è emblematico su questo argomento:
“Finché ho taciuto, le mie ossa si consumavano,
tra i lamenti che facevo tutto il giorno.
Poiché giorno e notte la tua mano si appesantiva su di me,
il mio vigore inaridiva come per arsura d'estate.” (Salmi 32:3-4)
La depressione, in questo caso, nasce da un cattivo rapporto con Dio; Davide ha commesso un grave peccato e dunque è schiacciato dal senso di colpa. Questa relazione di comunione che è stata interrotta dal peccato, è la causa di una depressione per il salmista.
C’è un altro salmo di Davide, significativo su questo argomento:
“Ma quasi inciamparono i miei piedi;
poco mancò che i miei passi non scivolassero …
Poiché son colpito ogni giorno
e il mio tormento si rinnova ogni mattina.” (dal Salmo 73)
In questo caso la depressione nasce dal fatto che il salmista ha subito delle gravi ingiustizie, si sente colpito dall’esterno e non capisce perché Dio non intervenga per aiutarlo e risollevarlo dalla sua situazione dolorosa.
Accade a Giobbe la stessa cosa, ma nel suo caso, egli pensava che il colpevole fosse Dio; si sente colpito da una forte ingiustizia divina, perché ha sempre voluto essere integro e devoto ed è stato ripagato da tutta una serie di calamità.
“Mi lamento forse di un uomo?
E come farei a non perder la pazienza?
Guardatemi, stupite,
mettetevi la mano sulla bocca.
Quando ci penso, ne sono smarrito,
e la mia carne è presa da un brivido.” (Giobbe 21:4)
Naturalmente Dio non era colpevole della situazione di Giobbe, ed egli ne uscì purificato e spiritualmente più maturo, quando comprese che non doveva addossare ad altri la colpa della sua tragedia.
Nel caso di Giobbe, la depressione fu un periodo di maturazione e di crescita che lo condusse a conoscere meglio Dio. Prima della depressione Giobbe aveva "sentito parlare" di Dio; dopo, Giobbe aveva "visto" Dio nella sua sofferenza.
Questi casi biblici ci dimostrano che la depressione può nascere da circostanze dolorose esterne all’uomo, per una malattia, o per un peccato commesso e dal relativo senso di colpa.
Ma si incontrano facilmente molte altre cause della depressione:
i traumi subiti durante l’infanzia,
la difficoltà di relazione con il prossimo (nel mondo del lavoro, della scuola, in famiglia),
la mancanza di valore che si dà alla propria persona (a causa di insuccesso, di fallimenti scolastici, lavorativi, divorzi, ecc.)
Ci sono poi le depressioni causate da stress prolungati; ad un certo punto del percorso della sofferenza, la mente va in cortocircuito e non ha più riserve per affrontare il dolore.
Bisogna infine aggiungere che esistono delle depressioni cliniche che non dipendono da questi fattori esterni all’uomo; esistono casi di depressione dovuti a squilibri chimici del nostro cervello che non possono essere risolte semplicemente con un approccio psicologico o spirituale.
Dio può guarire questo tipo di depressione, così come guarisce l’uomo da altre malattie, ma normalmente esse devono essere curate con farmaci adeguati.
L’adolescenza è foriera di depressione, ma lo sono anche la gravidanza o la menopausa e la vecchiaia: generalmente gli squilibri ormonali hanno una parte importante di colpa negli stati depressivi. Infatti molte donne sperimentano che durante il ciclo mestruale sono afflitte da instabilità emotiva, angoscia improvvisa e tristezza (questo stato viene riconosciuto come “sindrome premestruale”). Infatti il medici affermano che le donne sono afflitte maggiormente dalla depressione rispetto agli uomini per il 20% in più.
Vi sono invece persone che una predisposizione innata alla depressione, che può essere ereditaria.
Claudia
Un buon libro da leggere sull'argomento:
"La depressione.
di EDWARD T. WELCH , Collana "Risorse per cambiare"
Alfa & Omega, 2005
Sito Web: www.alfaeomega.org - Email: info@alfaeomega.org
La perdita d’ambizione, l’insensibilità emotiva, la paura, la rinuncia e la stanchezza, delineano ciò che comunemente chiamiamo depressione.
Se siete una delle tante persone che soffrono di depressione, c’è speranza e c’è aiuto; una via per rialzarsi quando siete a terra. Anche se non sentite di dover fare qualcosa, questo libretto vi propone degli agevoli passi per avviarsi sul sentiero che conduce fuori dalla depressione.
Edward T. Welch ci aiuta a comprendere le tematiche spirituali che sono coinvolte in questo processo, sia per i casi in cui la depressione è prodotta da problemi fisici che per quelli in cui essa è la causa di problemi fisici. Welch giunge al cuore di ciò che la depressione dice e significa e ci guida in un’analisi efficace della depressione da una prospettiva biblica.