Ogni essere umano è alla ricerca di equilibrio e di benessere (gioia, rilassamento, armonia, amicizia, successo, fiducia…).

Per arrivarci, alcuni dispongono di un carnet di competenze (capacità di comunicazione, senso di responsabilità, progettualità, bagaglio di valori), sul quale possono appoggiarsi per raggiungere l’equilibrio.

Altri non dispongono di un tale background  e rischiano di fare ricorso anche a droghe o all’alcool per avere l’illusione di aver raggiunta la stabilità.

 


Dobbiamo aiutare i nostri figli a costruire una base di competenze.

Dobbiamo essere i modelli con maggiore influenza su di loro.
Si serviranno dei nostri valori, del nostro comportamento

e delle nostre parole per costruire la propria personalità.

dare ai nostri figli del tempo e dell’attenzione
Possiamo essere stanche o stressate per il lavoro e gli impegni, per cui il tempo dedicato ai nostri figli può risultare limitato. Ma il tempo che accordiamo loro deve essere di qualità. La nostra presenza viene percepita dai ragazzi come il segno di affetto più significativo da parte nostra.

mostrare l’integrità ai nostri figli
Mostriamo coerenza tra il nostro comportamento e i valori che desideriamo trasmettere.  Facciamo quello che diciamo e diciamo ciò che facciamo. Facciamo qualche esempio:  teniamo fede alle promesse, non malediciamo o critichiamo i vicini, parenti  alle loro spalle.  Mostrare ai nostri figli l’integrità è un buon modo per evitare alcune spiacevoli conseguenze.

Chi cammina nell'integrità cammina sicuro, ma chi va per vie tortuose sarà scoperto. (Proverbi 10:9)

I figli del giusto, che cammina nella sua integrità, saranno beati dopo di lui. (Proverbi 20:7)

... presentando te stesso in ogni cosa come esempio di opere buone; mostrando nell'insegnamento integrità…  (Tito 2:7)

I ragazzi imparano molto dall’esempio ed adottano i valori che vengono fuori  dalle nostre azioni.

siamo positivi con I nostri figli

Secondo lo psicologo Abraham Maslow, ci vogliono nove osservazioni positive per equilibrare un rimprovero che facciamo ai nostri figli. Facciamo sistematicamente sapere loro fino a che punto siamo contenti che rispettino le regole di casa facendo complimentandoci con loro. Mettiamo l’accento su quel che fa di bene il ragazzo al posto di rilevare sempre quel che va di traverso. Quando i genitori sono più pronti a rallegrarsi che a criticare, ragazzi imparano a sentirsi bene con se stessi e a sviluppare la fiducia nel proprio senso del giudizio.

diamo loro occasione di comunicare

Mostrando ai nostri figli di essere pronti a dare una risposta quando la richiedono, anche su soggetti imbarazzanti, costruiamo una relazione di fiducia con loro.  Si sentiranno a loro agio nel parlare delle loro preoccupazioni perché sanno che li prenderemo sul serio. Avere un buono ascolto ci permette, allo stesso modo, di comprendere meglio il mondo dei nostri figli.  Essi parleranno delle immagini e dei suoni che li influenzano ogni giorno. Sono loro gli esperti di moda, di musica, di trasmissioni televisive e dei film della loro generazione. Poniamo con interesse delle domande sui gruppi di musica in voga, su cosa dicono le canzoni,  su cosa piace fare ai loro compagni di scuola, su ciò che è “in” oppure “out” tra i giovani.  Incoraggiamoli mostrando interesse ed ammettendo anche la propria ignoranza, cercando di spingere la conversazione più avanti possibile. Infine, incoraggiamo i nostri figli a parlare delle loro emozioni e su come vivono gli avvenimenti della loro vita quotidiana. Aiutiamoli a tirar fuori i risentimenti, per insegnare loro i mezzi più efficaci a sormontare le situazioni di angoscia o di depressione.

aiutiamo i nostri figli a costruire un cerchio di relazioni

I nonni, gli zii e le zie, i cugini, vicini, professori e gli educatori rappresentano una rete molto importante per i nostri figli. Gli adulti che ascoltano e li prendono sul serio danno loro il senso di appartenenza ad una società che si interessa di loro. Ognuno di noi ha bisogno di qualcuno per essere guidato dalle difficoltà della vita. La società attuale è sempre più individualista e ci porta a costruire dei rapporti fugaci e superficiali. Ma come genitori e come membri di chiesa siamo chiamati a stringere relazioni amichevoli e profonde con i nostri giovani, facendo sentire loro il calore famigliare sia nella nostra casa che nella nostra comunità locale.

  Sara

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