È colui che prega per me ogni giorno;

egli asciuga sovente i miei occhi pieni di lacrime.

È colui che ama la vita, l’assapora ringraziando

il suo Re come farebbe un bimbo, disarmato!

 

È colui  che è pieno di compassione

verso coloro che soffrono profondamente!

Sua moglie non è si stanca mai di ammirarlo,

perché ha fiducia in lui, e lo comprende.

 

È colui   che ride con gioia delle mie vittorie;

ringrazia Colui che mi modella con generosità!

Guardandomi crescere verso la gloria,

si umilia con pietà davanti alla Sua maestà!

 

È colui  che grida al suo Signore,

ogni volta che la tempesta si fa travolgente…

Piega le ginocchia in ogni momento

e con umiltà, china il capo!

 

È colui  che si meraviglia come un bimbo,

quando realizza che le sue preghiere sono esaudite.

Sul suo viso si vede la serenità…

Cerca solo di fare la volontà dell’Onnipotente…

 

È a lui che io rendo omaggio,

il mio caro fratello, mio marito… un uomo saggio!

 

di Anne St-Onge

 

(traduzione a cura di Claudia Guiati)

 

 

Verso la luce

 

di Anne St-Onge

 

Sono nata in una famiglia di sei figli, ma ero la seconda dei sei. Mio padre era falegname, mia madre in casa si occupava di noi. Mi ricordo all’inizio della mia tenere infanzia che esisteva l’amore, ma nei miei ricordi più lontani, pian piano l’amore se ne andò. Mia madre è sempre stata una donna piena d’amore per i suoi figli; era molto sensibile a ciò che la circondava. Essendo stata priva del padre da quando era piccolissimo (4 anni),  dovette accettare un suocero con l’aria da scapolo, come nuovo padre.

 Quando mia madre si sposò, ebbe molte difficoltà, perché l’amore che lei cercava non seppe soddisfare ciò che lei aspettava da un uomo! Mio padre lavorava duramente per sovvenire ai bisogni della sua famiglia; poi, tutte le preoccupazioni della vita lo condussero all’alcool. Mia madre non ebbe la forza mentale di sopportare tante notti bianche, ecc… La violenza entrò nella nostra casa ed anche le botte! Cadde gravemente malata e noi fummo privati della sua presenza per molti mesi all’anno, per una serie di lunghi anni… Mio padre continuava a bere malgrado il suo lavoro, e divenne sempre più violento. Ma tuttavia, dovette sempre continuare per sovvenire ai nostri bisogni (fisici).

  Mia madre era di religione Cattolica, ma aveva una fede sincera. Mi parlava sovente di Gesù Cristo anche se non Lo conosceva veramente in modo personale. Con questa infanzia instabile, afflitta dall’alcool e da una madre malata, ho imparato molto presto a “pregare” questo Gesù. E quando penetravo nei boschi, piangevo e urlavo a pieni polmoni tutta la mia rabbia per l’ingiustizia della mancanza d’amore. Crescendo, ho fatto anche uso di droga (non di quelle forti) ed ho cercato di affogare il mio dolore nell’alcool… Era molto stupido da parte mia, visto che odiavo l’alcool con tutte le mie forze! Ero diventata ribelle e selvatica.

  Verso i 16 anni, il Signore ha permesso qualcosa di tragico, anche se unico e meraviglioso nel suo genere, che mi ha dimostrato chiaramente che non ero pronta a passare l’eternità in Sua presenza. Anche se si tratta di fatti, per paura che infastidire alcuni, preferisco solo dire che ho visto la morte molto vicino e in modo unico Dio mi ha dimostrato che non ero “salvata”

  A partire da questo momento della mia vita mi sono messa alla ricerca di Dio. Che cosa voleva da me? Questo mistero mi perseguitava nel silenzio e non mi abbandonava… lo sentivo come un richiamo! Gridavo dentro di me, e l’ho supplicato di farsi conoscere nella mia vita. Sapevo di essere perduta. Per anni, l’ho cercato, sia cercando di vivere “una vita buona”, sia meditando la Sua Parola (la Bibbia), ecc…

 

Leggi con me Efesini 2:8-10

  “Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede;

e ciò non viene da voi; è il dono di Dio.

Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti;

infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone,

che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo.”

 

Mi ero procurata una Bibbia e la leggevo per ore, alla ricerca di Dio e per sapere le ragioni della mia vita quaggiù!

Mi sono sposata all’età di 18 anni con un uomo meraviglioso che mi amava e mi coccolava… Insieme leggevamo la Bibbia, questa meravigliosa compagna quotidiana. Cercavo la ricetta magica per essere salvata. In quel momento, mio marito ed io, facevamo parte di un complessino, ed io chiedevo sempre agli altri del gruppo: “Ditemi, voi pensate che io sia salvata?”… e loro mi rispondevano “Ma certamente Anna. Smettila di tormentarti e di farti del male con questi pensieri…”

Avemmo il nostro primo figlio, all’età di 19 anni ed il mio ruolo di madre fu molto penoso perché Satana mi aveva fabbricato tutta una trappola, quella dell’anoressia. Ero diventata dura con me stessa e mi rifiutavo di vivere. La depressione compiva la sua opera in me e mio marito si rifugiava sempre di più nella musica per non soffrire per la mia indifferenza. Nostro figlio era un bimbo malaticcio ed inoltre, doveva soffrire a causa delle nostre carenze, per le nostre assenze dovute agli spostamenti nei luoghi in cui andavamo a suonare con la nostra orchestra. Mio marito mi amava malgrado tutto, ma io non avevo alcuna fiducia in nessuno e soprattutto in me stessa. Avevo solo il desiderio di lasciarmi andare. Ma una sera del mese d’aprile, una delle mie migliori amiche arrivò a casa nostra per dirci che aveva accettato Gesù Cristo come suo personale Salvatore; ci parlò in modo franco del suo incontro con il Signore e la pace e la gioia che irradiavano da lei mi colpirono dritto al cuore. Quella stessa notte (27 aprile 1977), ho accettato Gesù Cristo come mio Salvatore personale. Durante le ore che seguirono ho letto:

 

“Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio,

affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.

Infatti Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo,

ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.” (Giovanni 3:16-17)

Ho gustato l’Amore di Dio nella persona di Suo Figlio Gesù Cristo. Mio marito notò il cambiamento che Gesù operò nella mia vita e venne a Lui due mesi dopo la mia conversione. Da quel giorno, noi vogliamo vivere per Lui e cantare la Sua Gloria e tutto ciò che ha fatto per noi.

 

“Giustificati dunque per fede,

abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore,

mediante il quale abbiamo anche avuto, per la fede,

l'accesso a questa grazia nella quale stiamo;

e ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio.” (Romani 5:1-2)

Abbiamo oggi tre magnifici figli. Eli il più vecchio, Lisanne e Christine… hanno tutti e tre dato la loro vita a Gesù.

 

“Ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figli di Dio:

a quelli, cioè, che credono nel suo nome” (Giovanni 1:12)

Avevo 22 anni quando ho donato la mia vita al Signore!… Da quella notte, io so che Gli appartengo. Grazie al mio Signore ed al mio Salvatore! Mi hai fatto uscire dalle tenebre per uscire nella luce!!!

 

“Dio ha riscattato l'anima mia dalla fossa,

e la mia vita si schiude alla luce!" (Giobbe 33:28)

 

Che Dio vi benedica!!!

Anne St-Onge

 

Anne è una carissima sorella che ora ha 55 anni; vive in Canada, nella provincia del New Brunswick e quasi ogni sera chattiamo con lei con grande piacere! È diventata per noi una sorella-amica insostituibile!

Se conosci la lingua francese, ti consigliamo di visitare il sito di sua figlia Lisanne…

Le Jardin de la femme au foyer

Claudia e Sara Guiati

 

 

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