“Perché tu sei prezioso ai miei occhi,

sei stimato e io ti amo."

Isaia 43:4

 

 

Gira nel Web una storiella, scritta da autore sconosciuto, che mi ha colpito perché esprime molto bene il valore che ognuno di noi ha agli occhi di Dio.

Purtroppo gli uomini, attorno a noi, fanno di tutto per farci credere che valiamo poco. Nella misura in cui ci abbassano, ci schiacciano con la loro freddezza, con l'indifferenza, con il loro disprezzo, pensano di aumentare il loro valore ed il loro potere.

 

Talvolta, anche noi, con la nostra fragilità, con le nostre colpe, facciamo crescere l'idea che il nostro valore è minimo.

Ma se è vero che il nostro peccato ci rende colpevoli davanti a Dio, e che è fondamentale umiliarci davanti a Lui per tutte le nostre colpe...

... è altresì vero che per Dio siamo così importanti!

Ci ha giudicati così preziosi ai Suoi occhi, da donare il proprio Figlio Gesù Cristo come vittima espiatoria dei nostri peccati.

Ci vuole accogliere tra le Sue braccia di Padre amoroso, e ci vuole arricchire di ogni cosa, grazie all'opera che il Figlio ha compiuto per noi:

"Io ringrazio sempre il mio Dio per voi,

per la grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù;

perché in lui siete stati arricchiti di ogni cosa..." (1 Corinzi 1:5)

 

Se anche tu hai problemi di autostima, cioè se pensi di valere poco... ti incoraggio a leggere la storiella qui sotto.

Claudia

 

Uno studente andò dal suo professore con un problema:

- Mi sento una nullità, non ho la forza di reagire.

Dicono che sono un buono a nulla, che non faccio niente bene, che sono un idiota.

Come posso migliorare?

Che posso fare perché mi stimino di più?

Il professore senza guardarlo rispose:

-    Mi spiace, ragazzo, ma ora non posso aiutarti. Devo prima risolvere un problema mio. Poi, forse.

E facendo una pausa aggiunse:

- Se mi aiuti, posso risolvere il mio problema più rapidamente e poi forse posso aiutarti a risolvere il tuo...

- Certo, professore! - balbettò il giovane, ma ancora una volta si sentì mortificato.

Il professore si tolse un anello dal mignolo e lo diede al ragazzo:

- Monta a cavallo e va’ al mercato. Devi vendere questo anello perché devo pagare un debito. Occorre ricavarne il più possibile. Ma non accettare meno di una moneta d’oro. Va e torna con la moneta al più presto!

Il giovane prese l’anello e partì.

Appena giunto al mercato cominciò ad offrire l’anello ai mercanti.

Essi guardavano con qualche interesse, finché il giovane non diceva quanto chiedeva per l’anello.

Quando il giovane menzionava la moneta d’oro, alcuni ridevano, altri se ne andavano senza nemmeno guardarlo, solo un vecchietto fu abbastanza gentile da spiegare che una moneta d’oro era troppo per quell’anello.

Tentando di venire incontro al giovane, arrivarono ad offrirgli una moneta d’argento e una coppa di rame, ma il giovane seguiva le istruzioni di non accettare meno di una moneta d’oro e rifiutava ogni offerta.

Dopo aver offerto il gioiello a tutti quelli che passavano per il mercato, abbattuto dal fallimento salì a cavallo e tornò.

Rimpiangeva di non avere una moneta d’oro per poter comprare egli stesso l’anello, liberando così dalle preoccupazioni il suo professore e poter così ricevere i suoi consigli.

Entrò in casa e disse:

- Professore, mi spiace tanto, ma è impossibile ottenere quello che mi ha chiesto.

Forse potrei ottenere due o tre monete d ’argento, ma non si dovrebbe ingannare nessuno sul valore dell’anello.

- E’ importante  quello che dici, giovanotto - rispose sorridendo. 

Dobbiamo prima saper il valore esatto dell’anello.

Riprendi il cavallo e vai dal gioielliere.

Chiedigli a quanto si può vendere l’anello.

Ma non importa quanto lo valuterà, non venderlo.

Riportalo qui.

Il giovane andò dal gioielliere e gli chiese di valutare l’anello.

Il gioielliere esaminò l’anello con una lente, lo pesò e disse:

- Di’ al tuo professore che se vuole venderlo subito non  posso dargli più di 58 monete d ’oro.

- 58 MONETE D ’ORO!? - esclamò il giovane.

- Sì, rispose il gioielliere, in un altro momento potrei arrivare ad offrire anche settanta monete, ma se ha urgenza di vendere...

 

Il giovane corse emozionato a casa del professore per raccontare quel che era successo.

- Siediti, disse il professore.

E dopo aver ascoltato tutto il racconto, parlò con calma:

- Tu sei come questo anello, un gioiello prezioso e unico.

Può essere valutato solo da un esperto.

Pensavi forse che qualunque persona fosse in grado di scoprire il suo vero valore?

Così dicendo, si rimise l’anello al dito.

 

Tutti noi siamo come quel gioiello.

Preziosi e unici, andiamo per  tutti i mercati della vita pretendendo che persone inesperte ci valutino.

Solo lo specialista, Gesù, il Grande Gioielliere,  conosce il tuo vero valore.

Perciò, non accettare mai che la vita smentisca questo...

 

Per approfondire questo importante argomento

ti consiglio di andare a leggere altre due pagine del sito:

 

  http://www.donnecristianenelweb.it/Concetto%201.html

  http://www.donnecristianenelweb.it/Concetto%202.htm

 

 

Un buon libro sull'argomento:

 

 "Un sano concetto di sé. Qual è il mio valore? ",

di Ferenc Pàlhegyi e Bruno Schwengeler,

 

Diffusione Letteratura Cristiana, Isola del Gran Sasso, 1996

 

A partire dalla pratica quotidiana gli autori scoprono le radici del disturbo di natura psichica più diffuso ossia  i complessi di inferiorità e guidano i lettori verso la soluzione. Inoltre mostrano i meccanismi di difesa e di rimozione, di cui sono vittime anche molti cristiani e svelano come i moderni ed ingannevoli sistemi di valori spesso costituiscono una trappola nella vita di ogni individuo.  
L'unica via per raggiungere una sana ed equilibrata visione di sé dev'essere ispirata a dei principi biblici.

 

 

claudia@donnecristianenelweb.it