"Dio creò l'uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò  maschio e femmina. 

Dio li benedisse; e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi; riempite la terra, rendetevela soggetta, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra»." 

"Poi Dio il SIGNORE disse: «Non è bene che l'uomo sia solo; io gli farò un aiuto che sia adatto a lui»." 

"L'uomo diede dei nomi a tutto il bestiame, agli uccelli del cielo e ad ogni animale dei campi; ma per l'uomo non si trovò un aiuto che fosse adatto a lui. 

Allora Dio il SIGNORE fece cadere un profondo sonno sull'uomo, che si addormentò; 
prese una delle costole di lui, e richiuse la carne al posto d'essa. 

Dio il SIGNORE, con la costola che aveva tolta all'uomo, formò una donna e la condusse all'uomo. 

L'uomo disse: «Questa, finalmente, è ossa delle mie ossa e carne della mia carne. 

Ella sarà chiamata donna perché è stata tratta dall'uomo». 

Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una stessa carne.

L'uomo e sua moglie erano entrambi nudi e non ne avevano vergogna. 

Il serpente era il più astuto di tutti gli animali dei campi che Dio il SIGNORE aveva fatti. 

Esso disse alla donna:  «Come! Dio vi ha detto di non mangiare da nessun albero del giardino?» 

La donna rispose al serpente: «Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare; ma del frutto dell'albero che è in mezzo al giardino Dio ha detto: "Non ne mangiate e non lo toccate, altrimenti morirete"». 

Il serpente disse alla donna: «No, non morirete affatto; ma Dio sa che nel giorno che ne mangerete, i vostri occhi si apriranno e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male». 

La donna osservò che l'albero era buono per nutrirsi, che era bello da vedere e che l'albero era desiderabile per acquistare conoscenza; prese del frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito, che era con lei, ed egli ne mangiò. 

Allora si aprirono gli occhi ad entrambi e s'accorsero che erano nudi; unirono delle foglie di fico e se ne fecero delle cinture. 

Poi udirono la voce di Dio il SIGNORE, il quale camminava nel giardino sul far della sera; e l'uomo e sua moglie si nascosero dalla presenza di Dio il SIGNORE fra gli alberi del giardino." 
  (Genesi 1:27-28; 218, 20-25; 3:1-8)

 

Con sguardo meravigliato, Eva contemplava la creazione: attorno a lei tutto era perfetto. Scoprì la natura nel suo splendore; l'aria che respirava era pura, senza alcuna traccia di inquinamento, e l'acqua che beveva era cristallina. Tutti gli animali vivevano in pace. 
Il matrimonio di Eva era perfetto, la sua comunione con Dio e con suo marito le generava una felicità quotidiana. Possedeva tutto ciò che ogni essere umano può desiderare. 
La vita umana creata ad immagine di Dio aveva proprio in sé questa "immagine" impartita in modo esclusivo agli esseri umani. Condividono così, anche se in modo imperfetto e finito, la natura di Dio, ossia gli attributi - vita, personalità, verità, saggezza, amore, santità, giustizia - che Egli può comunicare, e possono quindi avere comunione spirituale con Lui.

Ma un giorno, nel giardino di Eden, udì una voce domandarle: «Come! Dio vi ha detto di non mangiare da nessun albero del giardino?»
Allora Eva si domandò con un certo stupore: Come ha fatto a sfuggire alla mia attenzione la bellezza particolare di questo albero piazzato nel mezzo del giardino? Perché la mia felicità sembra ad un tratto dipendere dal suo frutto? Mangiare un frutto così desiderabile, non può che farmi del bene!

Così la concupiscenza di Eva fu risvegliata. Non si rese conto né della manovra della trappola preparata per lei, né che la Parola di Dio era stata deformata e neppure che stava mettendo in dubbio l'amore di Dio.

Satana è un mentitore fin dall'inizio (Giovanni 8:44) 

Eva non ha riconosciuto nel suo interlocutore la persona, mascherata, di satana. Bugiardo e padre della menzogna fin dall'inizio, cerca ancora di divorare gli uomini. Infatti, invece di citare l'affermazione di Dio con precisione, vi ha sostituito le proprie parole. Questo modo di falsare la Parola di Dio avrebbe dovuto risvegliare l'attenzione di Eva e incitarla a respingere i propositi di satana. Eva è stata creata con una volontà capace di resistere alla tentazione; si è però lasciata andare su un terreno pericoloso. Eva avrebbe dovuto rifiutarsi lasciarsi abusare dalle insinuazioni di satana. Era responsabile della sua scelta; purtroppo ha ascoltato il diavolo e, peggio ancora, gli rispose scatenando l'inizio della caduta.

Vediamo allora ad i tratti fondamentali dell'incontro tra Eva e satana che rappresentano il piano presente in tutte le tentazioni... Satana non ha cambiato tattica nel corso della storia! 
Mettiamo dunque a confronto le parole di Eva con gli ordini autentici di Dio e con quelle del serpente. 

 

ORDINE di  DIO 
(Genesi 2:16 - 17)

PAROLE di EVA
(Genesi 3:2-3)

PAROLE di SATANA
(Genesi 3:4-5)

1) Mangia pure di ogni albero del giardino

1) Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare 

1)"Come! Dio vi ha detto di non mangiare di nessun albero del giardino?"

2) ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare;

2) ma del frutto dell'albero che è in mezzo al giardino Dio ha detto: "Non ne mangiate e non lo toccate

2) Dio sa che nel giorno che ne mangerete, i vostri occhi si apriranno e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male.

3) nel giorno che ne mangerai, certamente morrai

3) altrimenti morirete".

No, non morirete affatto.

 

Proprio  come satana all'inizio, Eva dal canto suo deformò le parole di Dio; aggiunse: "...non lo toccate", mentre Dio non aveva usato il termine "toccare". In più, minimizzò il giudizio pronunciato da Dio: "...certamente morrai" con "... altrimenti morrete". 
La prima offensiva di satana ha avuto successo: Eva si è prestata alla discussione. Subito dopo, il diavolo parla con maggiore audacia e con arroganza tratta Dio come bugiardo, accusandoLo di abusare del Suo potere per frustrare la propria creatura limitandone la felicità.
Morire?... dice con candore. Ma no! Non morirete affatto, conoscerete al contrario una felicità non sperata: sarete come Dio! Satana prosegue nell'offensiva e trascina Eva verso l'emancipazione e la disobbedienza.
Ma la resistenza di Eva ha iniziato a cedere nel momento in cui ha accettato di discutere con satana. Poi, va avanti cogliendo il frutto tanto attraente, oggetto della concupiscenza. 

"La donna osservò che l'albero era buono per nutrirsi, che era bello da vedere e che l'albero era desiderabile per acquistare conoscenza; prese del frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito, che era con lei, ed egli ne mangiò." 

Eva osservò ed ecco le sue considerazioni:  

UTILITA' MATERIALE: l'albero era buono per nutrirsi;
BELLEZZA: l'albero era bello da vedere;
POTENZIALITA' di acquistare conoscenza.

Queste considerazioni portano Eva a superare il limite, una volta che ha dato credito più alle parole del serpente che a quelle di Dio, ha rimosso la barriera del castigo. 
Quando viene RIMOSSO IL PENSIERO DEL CASTIGO, si può superare qualsiasi limite...
L'evoluzione del male è ora senza controllo. Eva è presa nella rete del bugiardo al punto da non poterne sfuggire.  Mangiò il frutto e, in più, dopo essere stata sedotta, trascinò a proprio turno il marito nella seduzione. Senza protestare, Adamo accettò il frutto che gli venne offerto e lo mangiò.

Nel racconto fatto da Mosè, autore della Genesi, Dio il sesto giorno creò l'uomo. Il sesto giorno rappresenta l'apice della creazione, l'inizio dell'umanità. Dio stesso esprime la propria grande soddisfazione per questo suo atto creatore.

Sebbene l'uomo sia l'ultima creatura menzionata nel racconto della creazione, egli non è frutto dell'evoluzione; egli fu creato.    Attraverso la creazione dell'uomo e della donna, l'opera di Dio fu completamente compiuta e meritò il riconoscimento "molto buono".

Accanto ad Adamo, Eva era associata da Dio, e secondo la propria specificità, al compimento del compito di popolare e sottomettere la terra. Aveva una relazione unica  con il suo compagno di condivisione e complementarietà. Insieme, grazie alla loro costituzione fisica adeguata poterono realizzare l'ordine dato da Dio di moltiplicarsi. La creazione di Eva dopo quella di Adamo non era un accomodamento al disegno di Dio.

Eva faceva parte del piano iniziale come era stato concepito per la persona di Adamo. Senza lui, Eva non poteva vivere e Adamo non poteva fare a meno di lui. In qualità di marito e moglie, Adamo ed Eva costituivano una nuova cellula: la coppia, caratterizzata da una propria personalità. Al di là della semplice unione di due individui, questa coppia costituiva una identità nuova in se stessa. Secondo i piani di Dio, i coniugi sono chiamati a vivere in perfetta armonia, a formare un tutto, uniti con un legame d'amore e di mutuo rispetto.

    Dopo la disobbedienza, Eva realizzò, non senza una grande amarezza, fino a che punto era stata ingannata.  Si espresse immediatamente nei rapporti con Adamo.  Fino a quel momento, erano stati a loro agio; stavano bene tra di loro, secondo il piano di Dio. Improvvisamente, si sono trovati intimiditi e disarmati. 

La protezione della loro innocenza era sparita e trovavano un ostacolo alle loro relazioni libere e chiare fino a quel momento. Cominciarono ad usare la dissimulazioni. Presero coscienza della loro nudità, non solo l'uno di fronte all'altro, ma anche davanti a Dio. La loro purezza era scomparsa e la loro relazione intima con Dio interrotta. Al posto di essere simili a Dio, come aveva promesso loro satana, ebbero paura di Dio e lo sfuggirono.

Allora Dio prende in mano questa situazione disastrosa. Prese l'iniziativa di andarli a cercare. Con amore, li chiama e comincia facendo loro una domanda, ma senza accusarli. Dà loro la possibilità di riconoscere il loro peccato, ma loro se la lasciarono sfuggire. 

Dio considera Adamo come responsabile, perché era il capo famiglia, visto che, pur essendo presente, Adamo ha lascito Eva commettere il peccato. In più, Adamo la rinnega dicendo: "La donna che mi hai messo accanto, mi ha dato il frutto dell'albero". Quasi che Adamo rimproveri Dio di avergli dato Eva!

Eva, dal canto suo, rifiutò la responsabilità accusando il serpente. Però, se fosse stata onesta con se stesa, avrebbe dovuto riconoscere di aver agito consapevole delle conseguenze.  Satana l'aveva sedotta, è vero, ma lei aveva peccato deliberatamente. Eva aveva mancato la possibilità che le si proponeva per dimostrare la capacità dell'essere umano di obbedire a Dio volontariamente e con amore.
Il giudizio di Dio che seguì rivelò le conseguenze catastrofiche del suo atto.  Oltre al magnifico giardino, anche tutta la terra fu maledetta. 

Eva, il capolavoro della creazione e ultima maglia di una catena di felicità, con la sua disobbedienza ha rotto questa catena. E non si trattava solo della propria felicità, ma anche quella di tutti gli esseri umani e di tutti gli animali che sarebbero nati. La gioia della maternità sarebbe purtroppo stata mescolata alla sofferenza ed alla difficoltà.  

Riassumendo i risultati  furono disastrosi. La promessa di Satana di avere l'illuminazione divina non si avverò, entrambi mangiarono ed ebbero sì la conoscenza del bene e del male, ma fu la loro rovina:
conobbero il disagio l'uno nei confronti dell'altro: sfiducia ed alienazione. 
avvertirono il disagio nei confronti di Dio: ebbero paura e si nascosero

 

Quello che aveva promesso Satana non si avverò, 
perché non si raggiunge la conoscenza disobbedendo alla Parola di Dio, 
ma il timore di Dio è il principio della sapienza
  
(Proverbi 1:7)

Gli effetti del peccato sono la punizione. 

L'uomo e la donna avevano:

vita, ed ora hanno         la morte;
    
piacere, ed ora              dolore;
    
abbondanza, ed ora       una stentata sussistenza procurata con fatica;
perfetta comunione, ed ora alienazione e conflitto.

 

Come esseri umani, come affrontiamo la tentazione?

Come donne,  siamo coscienti che i nostri pensieri e le nostre considerazioni devono essere sempre sottoposte alla Parola di Dio? La Bibbia è l'autorità della nostra vita?

Come mogli, siamo consapevoli della responsabilità nelle nostre scelte nelle quali coinvolgiamo la nostra famiglia?

Il racconto di Eva è fondamentale per conoscere la tattica del tentatore; non dimentichiamo perciò l'importanza di conoscere bene la Parola di Dio e il peso che Essa deve avere sulle nostre scelte.

Rileggete e meditate nella vostra Bibbia, la storia di Eva, ne vale la pena!

FINE PRIMA PARTE

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