Il sole risplendeva nel cielo,
i suoi raggi si immergevano nelle acque azzurre e cristalline,
il mio corpo disteso sull'umida sabbia,
ricca di minuscole conchiglie,
provava una grande sensazione di benessere.
Dinanzi a quello spettacolo ridevo, scherzavo,
dentro me tornavo bambina,
rinasceva la spensieratezza di un tempo remoto,
il mio cuore era colmo di gioia
ogni ombra era scomparsa,
la speranza in Lui brillava in me
come quel sole che abbagliava i miei occhi.
Ed il mio cuore innalzava un cantico di riconoscenza.
Caterina
Questi versi mi riportano indietro negli anni, quando in una giornata di primavera con alcuni amici ci fermammo in un posto splendido, in riva al mare, per riposare e nello stesso tempo godere di uno spettacolo splendido... il mare... il sole.... il cielo azzurro.
Dopo un periodo critico a causa di un evento doloroso che aveva colpito la mia famiglia, avevo ritrovato la spensieratezza di un bimbo, che, con animo semplice, gioisce delle cose minime, per gli adulti superflue.
Mi rendeva felice soprattutto il fatto di aver trascorso la giornata a parlare di Gesù; ed in quell'armonia che Dio aveva messo in me, potevo riconoscere il Suo amore, in ogni cosa che la natura mi offriva... anche in un semplice fiore.
Sono passati tanti anni, tante belle esperienze, ma anche periodi intrisi di amaro.
Nuovamente la sofferenza ha bussato alla porta della mia famiglia, questa volta, io sono stata protagonista: come era successo a mio padre tanti anni fa un tumore mi ha colpito direttamente.
Questo fatto però non ha prodotto in me una sconfitta, ma una vittoria.
Raccontare ora sarebbe troppo lungo, però voglio ricordare ciò che questa prova mi ha insegnato. Innanzitutto nuovamente ad apprezzare ogni momento della mia vita, a gustare i suoi vari sapori... l'amore, un sorriso, una speranza...
Ho imparato a ringraziare Dio di ogni dono che mi viene dalla Sua mano e a cercare di vedere con i Suoi occhi tutte le mie giornate, quelle nere, quelle felici ed anche quelle che sembrano vuote.
Ho capito che devo essere riconoscente di ogni aspetto della mia vita e vivere appieno ogni ruolo che Dio mi ha affidato, come donna, figlia di Dio, moglie, madre, figlia e sorella.
Mi sono trovata inoltre a dover operare numerose scelte e fare una scala dei "valori" della mia vita... Cos'era importante per me: un lavoro fisso, tanto auspicato e finalmente trovato? L'appartenenza ad un gruppo? La mia vita o l'ubbidienza ai comandamenti di Dio? Ossia rinunciare a portare a termine la gravidanza del mio secondogenito quando era in pericolo la mia vita?
Oggi posso dire che la cosa più importante per me è la Parola di Dio e la mia intima amicizia con Gesù che sempre mi è stato accanto e mai mi lascerà.
Caterina
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